Se non mi dai la canapa ti denuncio

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29 Jan 2014

Una malata bolognese afflitta da anoressia minaccia di denunciare l'Ausl


Una malata bolognese afflitta da anoressia minaccia di denunciare l'Ausl

BOLOGNA - «Ieri sera il mio medico mi ha spiegato che è stato contattato dall'Ausl: dovrà fare un nuovo certificato, perché quello che avevamo presentato risale al 2012, ma ora sembra che mi recuperino il Bedrocan».

Lo dice Patrizia N., la donna bolognese che aveva presentato una denuncia per omissione di soccorso nei confronti dell'Ausl perché, a suo dire, non le veniva fornito il farmaco a base di cannabis, per curare l'anoressia, nonostante la prescrizione medica. L'aveva richiesto nel 2012. «È un mio diritto», prosegue la 58enne che rifiuta di assumere altri medicinali, perché testati su animali. «Ho bisogno di quel farmaco - ribadisce - perché la marijuana è l'unica cosa che mi fa venir voglia di mangiare e nell'ultimo periodo sono molto dimagrita». Da parte dell'Ausl non ci sono commenti sulla vicenda. In Procura il fascicolo aperto sulla denuncia della donna non prevede titoli di reato.

Sul tema della cannabis interviene l'assessore comunale Nadia Monti: «La legalizzazione delle droghe leggere è una questione di legalità, è un dibattito che va affrontato», ha detto l'assessore alla Sicurezza a Radio Città del Capo. «Legalizzare - ha detto - non è liberalizzare: legalizzare significa creare un tessuto di regole, di diritti e di doveri, mentre liberalizzare significa lasciare tutto in una zona franca, senza vincoli, disinteressarsi del problema. La legalizzazione non è un inno al consumo, è una questione di legalità: il proibizionismo crea mercato nero e guadagni per le mafie».

 

Fonte: Corriere di Bologna

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