Giovanardi e il referendum

Soft Secrets
13 Sep 2013

Il senatore del Pdl si scaglia ocntro il referendum promosso dai Radicali


Il senatore del Pdl si scaglia ocntro il referendum promosso dai Radicali

Carlo Giovanardi ha costituito, insieme ad alcune comunita' di recupero, un comitato per il no alla liberalizzazione dello spaccio di droga, previsto dal quesito referendario dei radicali.

Ne da' notizia con una dichiarazione lo stesso senatore del Pdl, che spiega che i soggetti interessati sono le comunita' di recupero "Il Risorto di Taranto", "Mondo Nuovo di Tarquinia" e il "Centro Sociale Giovane di Udine".

In un appello sottoscritto dalle tre comunita', aperto all'adesione di tutti coloro che ne condividono i contenuti, si afferma che "se passasse il quesito referendario proposto dai radicali non sarebbero piu' sanzionabili con il carcere le condotte di spaccio di lieve entita' di qualsiasi tipo di droga, non solo cannabis ma anche cocaina, eroina, ecstasy, e la detenzione a fini di spaccio di modeste quantita' delle stesse sostanze".

"Le Forze dell'Ordine - sottolineano le tre comunita' - non potrebbero piu' arrestare gli spacciatori, anche non tossicodipendenti, in fragranza di reato, ma solo denunciarli a piede libero e il giudice non potrebbe piu' applicargli la misura cautelare della custodia in carcere. Verrebbe colpito cosi' soltanto con la multa da 3 mila a 26 mila euro il 'modico' spaccio di droga con lo scontato e prevedibile aumento a dismisura dell'uso delle sostanze con tutti i danni sociali, economici, di illegalita': il narcotraffico verrebbe sempre gestito dai narcotrafficanti, ed in questo l'Olanda insegna, economici e sanitari che questo puo' comportare".

Il Comitato conclude sottolineando che gia' nella normativa in vigore in Italia lo spacciatore tossicodipendente, arrestato per spaccio o per aver commesso altri reati, puo' essere affidato alle comunita' di recupero per svolgervi un programma terapeutico in luogo della pena della reclusione pari nel massimo a 6 anni.

Marco Perduca ha smentito che i referendum dei Radicali intendano, tra l'altro, liberalizzare il possesso di stupefacenti, come dichiarato da Carlo Giovanardi. Il quesito prevede di eliminare il carcere per le modiche quantita' ma "rimarrebbe la sanzione penale pecuniaria della multa da 3mila a 26 mila euro.

Altro che liberalizzazione", ha sottolineato Perduca. "Invito quindi anche il Senatore Giovanardi e i responsabili delle comunita' che ha gia' raccolto nel suo comitato a seguire l'esempio di liberalita' di Silvio Berlusconi e di firmare e far firmare anche quel referendum. Immagino che chi si interessa sinceramente della salute dei tossicomani ritenga che il carcere non sia la risposta piu' appropriata", ha aggiunto.

 

 

Fonte: droghe.aduc.it

 

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