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Soft Secrets
23 Jul 2013

Foto come crampi, crude e spontanee ma allo stesso tempo raffinate, vivaci e provocatorie. Un caotico crocevia tra sarcasmo ironia ed erotismo dal sapore immorale e nostalgico.


Foto come crampi, crude e spontanee ma allo stesso tempo raffinate, vivaci e provocatorie. Un caotico crocevia tra sarcasmo ironia ed erotismo dal sapore immorale e nostalgico.

Foto come crampi, crude e spontanee ma allo stesso tempo raffinate, vivaci e provocatorie. Un caotico crocevia tra sarcasmo ironia ed erotismo dal sapore immorale e nostalgico. Pin up affogate nello spritz, sedute a cavalcioni su enormi spinelli o adagiate su piatti di pastasciutta, studentesse strafatte con la ridarella, reginette della pista da ballo che si spogliano al ritmo frenetico delle luci della strobo: ritratti diretti come montanti allo stomaco. Personaggi sgangherati e sfacciati lasciano trasparire un'estrema cura per i particolari e una freschezza stilistica senza tempo. Gli scatti di Sicktoy sono dissacratori e sexy, unici ed inconfondibili cammei che colgono con grazia e gusto il puro divertimento.

Sicktoy e' un fotografo e direttore artistico italoamericano residente a Las Vegas. Nasce in Italia in una cittadina del nord-est il 14 settembre del 1979 da un padre Americano di cui non abbiamo molte notizie e una madre Italiana che lo cresce a polaroid: lo ritrae coperto di dollari, numeri di playboy,vestito da femminuccia e altre assurdità. Questo dettaglio influenzerà per sempre il suo approccio alla fotografia e al mondo, donando ai suoi scatti uno stile smaccatamente surreale e comico. Bambino prodigio scopre la formula per la fusione a freddo a sette anni ma usa gli appunti per fare aeroplanini di carta e il mondo dovrà aspettare per sentir finalmente parlare di lui. Si diploma in Arti Visive a Angier, Carolina del Nord, ma è per le strade che impara le due arti che lo contraddistinguono: la fotografia e la truffa. Si cimenta in entrambe le discipline da autodidatta con risultati brillanti, a 25 anni da vita al Progetto Sickgirl che esplode nel dicembre 2006 con la performance da lui ideata della lap dance della gattina sul metrò di Milano. Un po' Robin Hood, un po' vucumprà con la sua formazione fuori dagli schemi è l'antitesi del fotografo impomatato. Lo stile sexy, fresco e inconfondibile si sviluppa in un crescendo esplosivo grazie ad anni di lavoro che gli permettono di maturare una grande esperienza e che all'oggi fanno di lui un fotografo professionista con svariate collaborazioni alle spalle. Le foto di Sicktoy sono cariche, colorate, kitsch e surreali. Rappresentano uno spaccato brillante di storie bizzarre e divertenti, popolate da personaggi sfacciati e sensuali.

Sicktoy, come meglio di me sapranno gli appassionati di marijuana e fotografia da anni collabora con Softsecrets curando la rubrica Kitchenbordello e realizzando le foto dei poster. Negli ambienti underground e' un fotografo molto stimato ma allo stesso tempo molto discusso. Sono le ore 17.30 e lo abbiamo incontrato a Berlino durante il suo ultimo servizio fotografico per Softsecrets .

Parlaci di te, dicci chi sei. Un creativo? Un pubblicitario? Un esibizionista? Un visionario o solamente un fotografo che ritrae quello che vede? Di sicuro non sono un fotografo paraculo dell'industria pubblicitaria. Siamo bombardati da immagini spazzatura ovunque, vogliono farci lavorare per comprare cazzate che non servono. Il mio e’ tutto un altro mondo . Mi piace la fotografia ritrattistica e posata.  Fotografo quello che mi piace cerco di divertirmi e soprattutto cerco di dimenticarmi di tutto.

Quando hai iniziato a fare foto? La fotografia è una cosa che mi accompagna da quando ero piccolo, mia madre mi ha cresciuto a foto! Ma  appena ho avuto modo di prendermi una mia macchina fotografica ho cominciato a fare  foto ai muri della città. All'epoca facevo graffiti, si parla della prima meta' degli anni '90. per cui una fotografia più documentaristica e amatoriale, non digitale. Niente internet e niente facebook, si viveva per le strade e mi bastava una bomboletta spray per essere contento. Ho cominciato a scattare alle superiori, o meglio quando saltavo le lezioni, quindi  tra i 14 e 17 anni. Poi circa 8 anni dopo, verso i 23/24  ho ripreso a fotografare, si cominciava a sentir parlare di pin up anni 50 e gli anni 80 erano nell'aria, il mondo cominciava a cambiare e io non ero più "lo sfigato" che le ragazze  chiamavano " zozzo " ; avevo sempre le mani e le scarpe sporchi di colore, probabilmente a loro sembravo uscito da chi sa dove… e' strano come cambi la realtà' che ci circonda e come cambi la gente. Adesso vendono le scarpe già macchiate e c'e' chi se le compra per sentirsi più' figo!!!

Quando nasce il tuo legame tra fotografia e marijuana?

Beh non so, mi e' sempre piaciuto fumare mentre fotografo, mi rilassa molto e mi aiuta a ricreare l'atmosfera che cerco. Durante i primi anni del 2000 quando e' esploso il progetto Sick girl quando avrei dovuto avere una controfigura per realizzare la marea di servizi fotografici la marijuana mi ha davvero aiutato; i ritmi spesso frenetici di un fotografo vanno compensati in qualche modo, no?

Fotografi spesso belle ragazze che fumano marijuana: come la pensi sostanzialmente sull'illegalità della cannabis? Io di mio vorrei vivere in un mondo dove niente e' proibito, purtroppo gli idioti sono ovunque!!! Conosco il rischio che corro e mi sta bene.   Gli stati uniti d'America hanno un economia basata in gran parte sullo sfruttamento del petrolio e le guerre. Viviamo in un mondo dove  tutto è fabbricato a base di petrolio, ci vestiamo, ci muoviamo, ci laviamo e addirittura mangiamo derivati del petrolio.  L’illegalità della marijuana è sicuramente un fatto economico più che morale o salutistico. E' un ottima alternativa al petrolio. Il fatto assurdo e' che ora che il petrolio sta finendo, l'America sembrerebbe essere disposta a legalizzare la marijuana…cosa ci sarà' sotto??!

Le tue foto sono spesso molto semplici anche se d’impatto e colorate, spiegaci perché hai deciso di dare questa impronta alla tua fotografia. Cosa vuoi comunicare con le tue foto? Posso rispondere così: finora ho fotografato persone da cui ho cercato di estrapolare la ribellione, il narcisismo, il mio "autismo" in qualche modo, a volte anche il lato divertente, tenendo lontano il mondo che spesso è troppo imbarazzante e ingombrante per me. Ultimamente però sento  la necessità di fare la stessa cosa con gente sconosciuta, a feste, nelle strade dove tutto assume un altra veste. Mentre le  persone si liberano di ogni peso e angoscia e si lasciano andare e festeggiano la vita, che per me oggi come oggi è la più vera e autentica forma di ribellione. Mi piace che le mie fotografie siano semplici da leggere ma allo stesso tempo cerco di marcarle molto. Non avendo studiato fotografia ma avendo imparato da autodidatta molte situazioni sono poco adatte a me, insomma il fondo bianco è un ottimo punto di partenza e anche un buon sistema per isolare i miei soggetti dal mondo reale e catture dei ritratti molto carichi senza impazzire. Spero presto di poter avere i mezzi per fare esattamente quello che voglio.

Che ne  pensi della fotografia documentaristica?Penso che sia molto popolare. È una fotografia capace di ricreare situazioni di vita reale, spesso pero' falsati dal fotografo. nella fotografia documentaristica tecniche e qualità dell'immagine non sembrano essere molto importanti. Riuscire a ricreare dal nulla e poter fare tutto da se e' forse l’aspetto per me più importante della fotografia anche se non amo molto photoshop e la fotografia commerciale tradizionale.

Quando la fotografia ha cominciato a pagarti le spese? Direi verso il 2004 con Sickgirl guadagnando a stenti il necessario per pagarmi le spese e comprarmi del fumo quando mi andava bene. Poi quando ho venduto  sickgirl.it e' stato il momento in cui ho concretizzato di più. Fino ad allora sono sempre stato con le pezze al culo. Non sono figlio d'arte come molti del mio campo, ne amico di imprenditori della moda e non mi ha scoperto nessun mecenate d'arte moderna... anche se spero sempre di trovarne una bella, ricca e preferibilmente porca!

Qual è l'ultimo lavoro che ti e' piaciuto? Ce ne sono tanti, sicuramente mi sono divertito molto durante la realizzazione del documentario sui Derozer  "Fedeli alla tribù" uscito in allegato alla loro raccolta nel 2013.

Hai realizato molti scatti: raccontaci qualche aneddoto avvenuto nel ‘backstage’. Me ne sono successe davvero di tutti i colori: tanti spinelli, tappi degli obbiettivi persi ovunque. Fughe  dagli sbirri, dagli alberghi, dai custodi dei cimiteri, dai controllori della metro. Minacce, insulti, i guardoni che spiano a tutti i costi. Ma anche molti episodi carini e divertenti, di tutto un pò insomma. Qua su due piedi mi viene in mente una serata un pò fuori di testa di quando vivevo a Milano.  Ero ad un concerto di J-ax  durante una convention di writer organizata dai T.D.K. a Vimodrone . Ero nel backstage ospite assieme a Gip e altri del team, dovevamo presentare un video con delle candid camera e dei backstage di servizi fotografici che avevo fatto a Venezia. Il video andava proiettato in tarda serata, quindi assieme a una delle ragazze con cui ero alla festa abbiamo deciso di far due foto mentre si pisciava ovunque allegramente, lo facevamo spesso! C'erano dei rapper ospiti nel backstage che non conoscevo e hanno cominciato a sfottere le ragazze dicendo loro che stavano solo mettendosi in mostra per le telecamere e ci sono andati giù pesanti. Una delle ragazze aveva un bicchiere in mano e ha sputato in faccia a uno di questi una bella boccata di birra, lui le ha preso il bicchiere e cercando di gettarle addosso la birra ha colpito una delle telecamere invece, che idiota! Non era nemmeno mia, me l'avevano prestata! Purtroppo anch'io avevo bevuto un pò e il clima si è acceso. Ricordo che e' scattata una rissa stile saloon con tanto di sedia che volava in aria, io mi sono rotto una mano tirando un pugno in faccia a uno di quei coglioni, poi per fortuna è arrivata la sicurezza che ci ha diviso e li ha cacciati dal backstage. Un delirio, tutta la sera a guardarmi le spalle perchè sapevo che ad ogni momento avrebbero potuto saltarmi sulla schiena; per fortuna è andato tutto abbastanza bene: l'indomani sono andato all'ospedale: prognosi 30 giorni col gesso. Ora che fumo e' tutto più tranquillo. L'alcol e' un brutto catalizzatore anche se legalissimo!

Visti i tuoi lavori pensi di poterti definire anche tu un fotografo “trasgressivo”? Quasi tutto quello che faccio viene svolto al limite della legalità, non mi preoccupo di chiedere liberatorie, concessioni o permessi: fotografo quello che mi va senza pormi troppe domande. Faccio quello che mi va di fare e basta, poi succede quello che succede, ovvio. Comunque trasgressivo è un termine giornalistico che proprio non mi piace. Un prete che va a prostitute o che fuma marijuana può essere trasgressivo, io se vado a puttane anche se bello fumato non penso di poter risultare trasgressivo. Infine cose' la trasgressione? Non saprei cosa trasgredire.

Cosa pensi della fotografia digitale e di internet oggi? La fotografia digitale mi piace molto anche se non è la stessa cosa della tradizionale. Ormai i tempi richiedono esclusivamente l'uso della digitale e io mi sono adeguato; di positivo ci sono le infinite prove che si possono fare, io ho imparato a fotografare  come si deve così: sbagliando a raffica! Per quanto riguarda internet penso sia un ottima   via di fuga dal sistema del  cartaceo, un mondo parallelo interessante anche se le foto stampate sono molto più' belle!!! Su internet tutti hanno una voce e possono dire quello che vogliono, speriamo questo non cambi ...

hai dei Fotografi preferiti? La fotografia retrò mi piace molto, il passare del tempo rende tutto piu' interessante. I fotografi che preferisco sono Rennie Ellis, Helmut Newton, Irvin Penn, Terry Richardson, Nick Knite,  David Lachapelle, Erwin Olaf e ovvviamente …Fabrizio Corona!!!

Musica preferita? Dal punk al hip-hop, Ramones, Pennywise, Cramps, Afroman, Snoopdog. Il reggae mi piace molto così come il blues, il phunk e la musica anni '50. Un po' di tutto insomma,

Progetti in cantiere? In questo periodo sto riorganizzando tutti gli scatti che ho fatto negli ultimi anni. Sono sempre stato molto disordinato e i miei hard disk sono veramente un casino, adesso vorrei  riordinarli e  fare un libro che raccolga i migliori scatti.

Vuoi dire qualcosa ai lettori di softsecrets? Buona sta ganja!

Sicktoy continua ad aggiornare il suo  blog con nuovi scatti  tutti da guardare . www.sicktoy.blog.com

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