Tecnica Flood and Drain

Soft Secrets
11 Oct 2021

Pensate che l'idrocoltura sia troppo complicata? Che ne dite di un sistema idroponico che vi permetta di coltivare nei vasi, utilizzando un substrato di coltura - anche il vostro concime preferito - e lavorando meno?


La nostra ricerca di una coltivazione più rapida con massima resa continua analizzando la tecnica flood and drain una tecnica di coltura idroponica che offre cicli di crescita più rapidi e rese maggiori dell’idrocoltura attiva, ma che ha la flessibilità di utilizzo con cocco o concime.

Fatevi questa domanda: quando avete cominciato a coltivare, quale tecnica avete utilizzato per prima? Ci verrebbe da dire che almeno il 90% di voi ha cominciato utilizzando vasi pieni di concime con irrigazione a mano. Mi sembra corretto, in effetti è un ottimo metodo per un novizio. Il concime perdona molti errori e fa da cuscinetto per le oscillazioni di ph e l’eccessiva nutrizione. Inoltre, l’irrigazione a mano delle piante ogni due giorni consente di concentrarsi sull’ambiente – e non dimentichiamocelo – si possono ottenere rese favolose con il concime!

Se però vi dicessimo che esiste una tecnica di coltura idroponica che sarebbe stata ideale per la vostra prima coltivazione – e tutte le seguenti – in cui potete usare concime e vasi, limitare la quantità di tempo investita nel miscelare nutrizione e irrigazione E ridurre il ciclo di coltura? E ottenere rese maggiori rispetto all’irrigazione a mano?

Meno lavoro, più coltura e più rapida, maggiori cime alla fine! Forse avreste dovuto prendere in considerazione la tecnica flood and drain. Fatelo adesso!

Cosa è la tecnica flood and drain (inonda e drena)?

Il principio alla base della tecnica flood and drain è semplice. Una pianta viene posizionata su un tavolo o in un secchio e la soluzione nutritiva viene immessa da un serbatoio e inonda il tavolo o il secchio. Quando la pompa si spegne, la soluzione nutritiva viene poi drenata nuovamente nel serbatoio. La pompa è collegata a un timer e questo viene utilizzato per impostare la frequenza delle fasi flood and drain.

Durante la fase flood (inondazione), le radici delle piante sono sommerse, il che permette loro di assorbire tutta l’acqua e i nutrienti di cui hanno bisogno. L’aria vecchia viene espulsa dalla zona radicolare e quando la soluzione viene drenata, viene reimmesso ossigeno fresco nella stessa area. Man mano che le piante diventano più grandi, il numero d’inondazioni giornaliere aumenta.

La quantità di soluzione nutritiva viene misurata facilmente e questo consente ai coltivatori con esperienza di personalizzare il programma nutritivo per ottenere una resa ottimale dalle loro piante.

La tecnica flood and drain è davvero uno dei metodi di coltura idroponica più flessibili, perché va bene per tutti. È molto semplice e può quindi essere un modo per tenere i vasi irrigati automaticamente, ma per i coltivatori con maggior esperienza, è il metodo che offre le maggiori possibilità per modificare il numero di fasi d’inondazione giornaliere e la rispettiva durata. In questo modo si può adattare il sistema al proprio ambiente di coltura – perché l’area di coltura di ciascuno ha un diverso livello di umidità, temperatura e flusso di aria – e ottenere la massima resa dalle piante.

Chi non ne sarebbe felice?

Perché preferire la tecnica Flood and Drain all’irrigazione a mano nei vasi?

Il sistema a tavolo a basso livello

·Le piante crescono più velocemente e hanno maggior resa – assorbono più acqua e nutrienti di quanto non farebbero con l’irrigazione a mano. Inoltre somministrare meno nutrimento, più spesso durante il giorno è molto più salutare che somministrare un unico grande pasto ogni due giorni

-La zona radicolare è completamente riossigenata più volte durante il giorno – durante la fase d’inondazione, l’aria è espulsa completamente dalla zona radicolare e viene reimmesso ossigeno fresco. Le radici ossigenate assicurano una pianta più sana che cresce più velocemente e ha una maggior resa rispetto a una pianta irrigata a mano

· Flessibilità del sistema – permette ai coltivatori con maggior esperienza d’impostare condizioni di nutrizione perfette per l’ambiente di coltura prescelto, oltre a poter scegliere somministrazioni variabili mediante un timer, il che consente di stabilire il programma di nutrizione ottimale per alcuni ceppi specifici

· Nessun accumulo di sali nutritivi – i nutrienti non utilizzati dalla pianta vengono drenati nuovamente nel serbatoio, anziché accumularsi sul fondo del vaso. Un accumulo di sali nutrienti ostacolerebbe la crescita, provocando il ‘blocco’ di alcuni di essi

Tipi di sistemi Flood and Drain

Esistono due sistemi flood and drain: il sistema a tavolo e quello modulare o con secchio. Entrambi si avvalgono della stessa tecnica e hanno una serie di vantaggi.

1. Il sistema Flood and Drain a tavolo

In un sistema flood and drain a tavolo, le piante vengono posizionate su una superficie che si trova al di sopra del serbatoio contenente la soluzione nutritiva. La superficie generalmente è piatta e il drenaggio è posto al centro, mediante due apparati. Uno dei due apparati si trova sulla superficie – il drenaggio in entrata – mentre l’altro si trova circa 10 cm al di sopra della superficie – il drenaggio in uscita.

Il drenaggio in entrata è collegato alla pompa e il drenaggio in uscita è collegato al serbatoio. Quando viene accesa la pompa, la soluzione nutritiva viene immessa nella superficie attraverso il drenaggio in entrata. Il livello di soluzione nutritiva raggiungerà il livello del drenaggio in uscita e verrà reimmesso nel serbatoio. Il drenaggio in uscita previene l’eccessiva inondazione della superficie, come succede anche nella vostra vasca da bagno! Quando si spegne la pompa, la soluzione nutritiva nella superficie ritorna verso il drenaggio in entrata, attraverso la pompa e di nuovo nel serbatoio.

Si utilizza un timer per fissare la frequenza alla quale la soluzione nutritiva viene pompata dal serbatoio per inondare la superficie e viene poi drenata. Man mano che s’inonda la superficie, le piante assorbono tutta l’acqua e i nutrienti di cui hanno bisogno. L’aria vecchia viene espulsa dalla zona radicolare e man mano che la soluzione viene drenata, viene reimmesso ossigeno fresco nella zona radicolare.

I vantaggi del sistema flood and drain a tavolo sono che si possono coltivare le piante in qualsiasi substrato di coltura – terreno, argilla, cocco o mapito. Si può coltivare in vasi e spostare i vasi attorno al tavolo, all’occorrenza, oppure si può riempire la superficie di sassolini di argilla e permettere alle radici delle piante di svilupparsi su tutta la superficie: è quindi il metodo da scegliere se volete una coltura rapida e la massima resa.

I sistemi a tavolo sono quasi completamente a prova di gocciolamento, perché il serbatoio è posizionato esattamente sotto la superficie e non ci sono quindi pertugi da cui possa gocciolare la soluzione nutritiva: è quindi perfetto se coltivate in un appartamento o in un attico! Sono disponibili anche in formati ideali alle tende di coltura.

2. Il sistema flood and drain modulare o a secchio

Simile al sistema a tavolo, dato che si avvale di un timer per controllare il numero di fasi d’inondazione e somministra così alle piante varie dosi di acqua e cibo durante il giorno, ossigenando poi la zona radicolare. Tuttavia, la differenza principale del sistema modulare è che ogni pianta è posizionata individualmente in un vaso.

Un condotto d’immissione esce dal fondo di ogni vaso e si collega a un secchio di controllo principale, che a sua volta è collegato a un serbatoio principale.

Il sistema utilizza la gravità per mandare la soluzione nutritiva ai vasi e utilizza delle pompe per riempire e drenare il secchio di controllo principale che ha due valvole galleggianti magnetiche al suo interno, che consentono di controllare le pompe sia nel serbatoio principale sia nel secchio di controllo. Queste valvole controllano il livello d’inondazione nei vasi in modo molto preciso, per evitare eccessiva irrigazione o inondazione.

Man mano che il livello di soluzione nutritiva raggiunge un livello prefissato nei vasi, la valvola galleggiante magnetica nel secchio principale di controllo interrompe l’attività della pompa situata nel serbatoio principale e accende una pompa nel secchio principale di controllo. La pompa nel secchio principale di controllo convoglia la soluzione nutritiva fuori dai vasi e la reimmette nel serbatoio principale.

I vantaggi principali del sistema modulare sono che si possono distanziare a piacimento le piante sotto la luce – in modo tale che diventino enormi – i sistemi possono essere potenziati aggiungendo più vasi e si può gestire un’area di coltura piena di piante che dipendono da un unico serbatoio.

A che tipo di coltivatore si adatta la tecnica flood and drain?

Poiché i sistemi flood and drain sono così flessibili, si adattano trasversalmente a moltissimi coltivatori.

· I nuovi coltivatori che vogliono lavorare con i vasi e avere un carico di lavoro limitato con un certo numero di piante collegate a un unico serbatoio, in modo tale che si possono concentrare sull’ambiente di coltura.

· I coltivatori con esperienza che cercano un sistema flessibile che si adatti al loro ambiente di coltura e che massimizzi la resa.

· I coltivatori che cercano un sistema su più piccola scala si troveranno bene con il sistema flood and drain a tavolo, che si adatta a una tenda di coltura di 1 – 1,20 metri quadrati o con un sistema flood and drain modulare di dimensioni più ridotte che è ottimale per una soluzione con due fonti di luce.

· I coltivatori su larga scala trarranno enorme vantaggio dal sistema flood and drain modulare, dato che riduce sostanzialmente il tempo investito a irrigare le piante e si può potenziare a livello dimensionale aggiungendo vasi. Si può usare un sistema flood and drain a tavolo più piccolo per lo stadio vegetativo, in modo tale che le piante siano posizionate sotto una o due fonti di luce prima di essere trapiantate in un sistema modulare grande.

I tre passi verso il paradiso del Flood and Drain!

1. Tenere un diario delle fasi d’inondazione quotidiane è fondamentale per ottenere una crescita e resa ottimali utilizzando la tecnica flood and drain. Segnatevi il numero d’inondazioni al giorno rispetto alla quantità di soluzione necessaria per operare correttamente il vostro sistema ogni giorno. La quantità di soluzione utilizzata dalle vostre piante è collegata direttamente al loro ritmo di crescita e l’idea è quella di massimizzare il consumo e la crescita. Sperimentate a livello di numero e durata delle inondazioni, in modo tale che troverete il numero ottimale d’inondazioni e per il vostro ambiente di coltura.

2. Riempite il serbatoio a seconda dal substrato di coltura. Se utilizzate dei sassolini di argilla, trattate il flood and drain come sistema di coltura idroponica a ricircolo e riempite il serbatoio a distanza di qualche giorno, con una soluzione nutritiva con la metà della potenza. Il motivo per cui utilizzate metà potenza è che le piante che crescono sotto fonti di luce potenti assorbiranno l’acqua a ritmi più elevati rispetto ai nutrienti. Nel tempo l’EC (CF) della soluzione aumenterà, quindi se riempite il tutto con una soluzione completa, correte il rischio di somministrare eccessivo nutrimento. Se utilizzate un substrato assorbente, come terreno o cocco, l’obiettivo è quello di minimizzare il gocciolamento, quindi va aumentato il numero di fasi d’inondazione di uno in più al giorno. Per esempio, non passate da tre a sei fasi perché coltivate in un substrato assorbente e correte il rischio che l’acqua faccia male alle radici delle vostre piante e si verifichino episodi di eccessiva nutrizione.

3. Aumentate il numero di fasi d’inondazione e le piante cresceranno e diventeranno più grandi. Quando si coltiva solo con sassolini di argilla e le giovani pianticelle vengono messe nel sistema, impostate il timer a due fasi d’inondazione da 15 minuti al giorno. Man mano che le piante crescono, potete aumentare il numero di fasi d’inondazione fino a un massimo di uno da 15 minuti l’ora. Dovrete modificare la soluzione ogni 1-2 settimane. Se si coltiva in terreno o cocco e le giovani piante vengono messe nel sistema, impostate il timer a una sola fase d’inondazione da 15 minuti al giorno. Se si usa un substrato di coltura assorbente, bisogna gestire il sistema per minimizzare il gocciolamento e si dovranno fare solo due modifiche della soluzione nutritiva ogni 2 settimane o quando il livello della soluzione si abbassa.

Domande e risposte con un coltivatore Flood and Drain

Quando possono essere trasferite le piante in un sistema Flood and Drain?

Se le si sono piantate in lana di roccia o in piccoli vasi contenenti terra o cocco, bisogna assicurarsi che siano ben radicate prima di metterle in un sistema flood and drain. Si dovrebbero vedere molte radici bianche nella parte esterna del substrato di partenza.

Se si sta utilizzando un sistema a tavolo, sia lo stadio vegetativo che la fioritura possono avvenire nello stesso sistema. Se si usa un sistema flood and drain modulare più grande, forse è preferibile che lo stadio vegetativo delle piante avvenga sotto una o due fonti di luce prima che le piante vengano messe nella stanza di fioritura, dato che è probabile che il sistema modulare preveda varie fonti di luce.

Come devono essere distanziate le piante?

Dipende da quante se ne vuole coltivare e quanto le si vuole far diventare grandi. I sistemi a tavolo sono ottimi per la coltura Sea of Green (mare di verde), dove sono distanziate di poco e stanno in vegetativo finché non formano un canopo basso. Sono poi passate in fioritura per un ‘Sea of buds’ (mare di cime)!

I sistemi flood and drain modulari sono perfetti per distanziare le piante sotto varie fonti di luce. Si può scegliere di mettere quattro dei secchi modulari sotto ogni fonte o un solo secchio sotto ogni fonte di luce per ottenere delle super-piante! Una volta ho visto un sistema posto sotto 20 fonti di luce in California, dove c’erano due piante ogni 1.000 watt e ogni pianta aveva avuto uno stadio vegetativo di otto settimane prima di essere passata in fioritura. Era come una stanza piena di alberi!

A che livello impostare l’EC?

Se si utilizza un substrato di coltura inerte, come i sassolini d’argilla, l’effetto cuscinetto (o protezione) contro l’eccessivo nutrimento non è consistente. Fate quindi in modo di cominciare a somministrare metà del dosaggio di nutrienti consigliato dai produttori. Se si utilizza terreno, cocco o una miscela di argilla e cocco, l’effetto cuscinetto è presente attorno alle radici e si può cominciare seguendo il dosaggio consigliato dal produttore sin dall’inizio.

Le piante dovranno essere sostenute?

Non necessariamente. A differenza delle tecniche di coltura ‘idroponica pura’, come l’NFT o l’aeroponica, il substrato di coltura circonda le radici e aiuta la pianta ad autosostenersi. Tuttavia, come in tutti i tipi di colture indoor, se le piante producono grosse cime, bisognerà sostenerle e fare in modo che non si pieghino su se stesse!

Ebbene, che siate novizi o esperti dal pollice verde, il flood and drain ha qualcosa da offrirvi. Provatelo e non vi deluderà. In più, le vostre piante vi vorranno bene per averlo scelto!!!

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