Soft Secrets

Soft Secrets
27 May 2012

Vantando una tiratura complessiva di più di un milione di copie all'anno, Soft Secrets, tradotta in otto lingue, è senza dubbio la rivista specializzata in materia di cannabis più importante e di maggior successo al mondo. Questa rivista bimestrale gratuita è diffusa ormai in quasi tutti i continenti e la sua versione digitale è scaricata quotidianamente da seguaci di tutto il mondo. Pochi sanno che ai suoi esordi Soft Secrets era una sorta di giornalino riservato al club di frequentatori del primo grow shop del mondo, il Positronics di Amsterdam. Solo però quando l'imprenditore della canapa Boy Ramsahai ha acquistato la testata e ha assunto Cliff Cremer come caporedattore, la rivista ha vissuto una costante espansione a livello globale. Ripercorriamo la nascita dell'ormai leggendaria Soft Secrets.


Vantando una tiratura complessiva di più di un milione di copie all'anno, Soft Secrets, tradotta in otto lingue, è senza dubbio la rivista specializzata in materia di cannabis più importante e di maggior successo al mondo. Questa rivista bimestrale gratuita è diffusa ormai in quasi tutti i continenti e la sua versione digitale è scaricata quotidianamente da seguaci di tutto il mondo. Pochi sanno che ai suoi esordi Soft Secrets è nata come una sorta di giornalino riservato al club di frequentatori del primo grow shop del mondo, il Positronics di Amsterdam. Solo però quando l'imprenditore della canapa Boy Ramsahai ha acquistato la testata e ha assunto Cliff Cremer come caporedattore, la rivista ha vissuto una costante espansione a livello globale. Ripercorriamo la nascita dell'ormai leggendaria Soft Secrets.

Vantando una tiratura complessiva di più di un milione di copie all’anno, Soft Secrets, tradotta in otto lingue, è senza dubbio la rivista specializzata in materia di cannabis più importante e di maggior successo al mondo. Questa rivista bimestrale gratuita è diffusa ormai in quasi tutti i continenti e la sua versione digitale è scaricata quotidianamente da seguaci di tutto il mondo. Pochi sanno che ai suoi esordi Soft Secrets è nata come una sorta di giornalino riservato al club di frequentatori del primo grow shop del mondo, il Positronics di Amsterdam. Solo però quando l’imprenditore della canapa Boy Ramsahai ha acquistato la testata e ha assunto Cliff Cremer come caporedattore, la rivista ha vissuto una costante espansione a livello globale. Ripercorriamo la nascita dell’ormai leggendaria Soft Secrets.

I leggendari pionieri della comunità internazionale della cannabis (da sinistra verso destra): Soma, Wernard Bruining, Old Ed e Ed Rosenthal
Amsterdam, 1985. La coltivazione di piante di marijuana in Europa è un’attività che viene praticata sporadicamente. Soltanto un piccolo gruppo di pionieri della cannabis se ne occupano nella città di Amsterdam, e in particolare si tratta di un gruppetto di entusiasti agricoltori amatoriali  guidati da Wenard Bruining, un hippie e un idealista che nel 1975 aprì il primo coffe shop di Amsterdam, il Mellow Yellow (non è lo stesso Mellow Yellow che c’è oggi ad Amsterdam – ndr.).  Il governo olandese negli anni Settanta aveva introdotto la famosa ‘politica di tolleranza’, per la quale fu legalizzata la vendita di droghe leggere. Una politica eccellente, tanto che i mercati di droghe leggere e quelli di droghe pesanti si separarono dato che i consumatori che facevano un uso ricreativo della cannabis non appartenevano più all’ambiente criminale per il solo acquisto di hashish o erba. La politica di tolleranza ha spianato la strada per la nascita di moltissimi coffee shop nei Paesi Bassi. Naturalmente tutti questi negozi avevano bisogno di essere riforniti. Negli anni Settanta e Ottanta l’approvvigionamento avveniva ancora tramite l’importazione massiccia di erba da Paesi come la Colombia e la Tailandia, e di hashish da terre come il Marocco, il Libano e l’Afganistan. Per quanto positiva la politica di tolleranza possa anche essere, essa presenta però un punto debole: la cosiddetta regolamentazione della “back door” dei coffee shop. In tutta la loro saggezza i politici olandesi hanno infatti stabilito che i coffee shop  sono autorizzati a vendere erba e hashish, ma non ad acquistarne. Uno strano modo di eludere la legge, ma che esiste ancora al giorno d’oggi. Dato che i coffee shop sono stati accusati per l’acquisto di erba e hashish da persone che per definizione secondo la legge olandese sono dei “criminali”, ci sarà sempre un velo di criminalità che aleggia attorno a queste attività.

Il caporedattore di Soft Secrets Cliff Cremer durante Highlife Cup 2011
Wenard Bruining è convinto però che le cose possano cambiare. Coltivare l’erba nel proprio Paese è un metodo migliore e più sicuro piuttosto che ricorrere alle importazioni. Nel 1984 fonda ad Amsterdam il primo growshop al mondo, il Positronics. Lentamente ma inevitabilmente la cosiddetta coltivazione domestica comincia a diventare una pratica popolare tra i fumatori di cannabis di Amsterdam, perché l’erba ottenuta dalla propria pianta spesso è molto più buona rispetto alla spazzatura che viene importata dalla Tailandia e dalla Colombia. Wenard Bruining apprende le tecniche per la coltivazione indoor delle piante avvalendosi di una stretta collaborazione con Old Ed, un leggendario agricoltore americano della California che già dagli inizi degli anni Settanta era dedito alla coltivazione, all’innesto e all’incrocio di diverse varietà di marijuana. Wenard viene addestrato da Old Ed e il suo negozio Positronics diventa il primo negozio al mondo a vendere articoli utilizzati per la coltivazione della marijuana, come lampade, nutrienti e semi. Il successo di Positronics supera tutte le aspettative. Grazie al continuo avanzamento delle tecniche, nel complesso coltivatori domestici ne traggono un enorme vantaggio e la conseguenza è un vero e proprio “grow-boom” nei Paesi Bassi, dal momento che i coltivatori cominciano a vendere a peso la propria erba ai coffee shop. La coltivazione della Sensimilla, germogli di marijuana senza semi, diventa così lo standard per tutto il settore. I clienti possono diventare soci di Positronics e Bruining decide di fondare un giornale del club, chiamato Soft Secrets. Sua moglie ne diventa caporedattrice. La rivista somiglia ad un giornalino scolastico e non riscuote particolare interesse. Se non si è un assiduo frequentatore di Positronics, spesso non si ha idea di cosa tratti la rivista. Soft Secrets esordisce dunque come il giornalino insignificante di un club che viene letto solo da una decina di persone. Negli anni Novanta il grow shop Positronics va in rovina. Bruining decide di interrompere la pubblicazione di Soft Secrets anche perché sua moglie non ha più tempo da dedicare alla redazione del periodico. 

Old Ed davanti al grow shop Positronics di Amsterdam, 1985
Nel frattempo, a partire dal 1994 è apparsa sul mercato olandese una rivista patinata sulla cannabis, intitolata High Life. Il fondatore di questo bimestrale di grande successo, Boy Ramsahai, vuole introdurre nel mercato anche un’altra rivista e acquista da Wenerd Bruining per poche migliaia di fiorini la testata Soft Secrets. Nomina caporedattore Cliff Cremer, uno scrittore e un giornalista freelance originario di Amsterdam che precedentemente aveva collaborato con lui per High Life. Cliff Cremer ha le idee chiare per quanto riguarda Soft Secrets. Semplicemente la sua formula si riduce ad una sola cosa, una rivista dedicata ai coltivatori, per i coltivatori.  A questo scopo il titolo è perfetto, perché i ‘segreti di coltivazione’ non sono ‘hard secrets che nessuno può conoscere, ma solo soft secrets, che tutti possono conoscere. Anzi, ben volentieri. Dopo un anno la rivista olandese Soft Secrets riscuote già un grande successo, anche perché viene distribuita gratuitamente in tutti i coffee shop, grow shop e head shop dei Paesi Bassi. Allora Boy Ramsahai decide che è ora di farsi conoscere in Europa. Il primo numero di Soft Secrets UK compare in Inghilterra. Poi segue Soft Secrets France. Poi ancora l’edizione spagnola, che in un primo momento si chiama La Maria. Ovunque la rivista venga lanciata, riscontra immediatamente un alto gradimento, grazie alla sua formula semplice e al fatto che è gratuita. In Inghilterra la rivista ha avuto un tale successo che i grow shop la distribuiscono solo ai loro clienti migliori, perché altrimenti sarebbe scomparsa dagli scaffali in un attimo. 

Edita in otto lingue, la rivista è ormai presente in tutta Europa, negli Stati Uniti e in America Latina. In tutto il mondo i consumatori di cannabis hanno scoperto che la coltivazione domestica dell’erba non è soltanto un hobby divertente, ma è anche una garanzia di buona qualità. Soft Secrets rappresenta perciò il compagno d’avventura ideale pronto ogni due mesi a fornire ai coltivatori i consigli e le raccomandazioni migliori. E’ così che da uno sconosciuto giornalino del club del primo grow shop di Amsterdam, Soft Secrets è diventata la rivista di cannabis più grande, più popolare e più letta al mondo! 

www.softsecrets.nl

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