"La cimatura è un utile in potenza"

Soft Secrets
11 Mar 2012

Honey Raider ha cominciato a cimare erba di elevata qualità quasi dieci anni fa, quando la lussureggiante produzione domestica ha portato all'esigenza di mettere mano all'opera. Da quel momento, cimare è un impegno di eccellenza che deve essere portato a termine per ottenere la miglior erba, un lavoro artigianale in cui i concetti stilistici fanno la differenza.


Honey Raider ha cominciato a cimare erba di elevata qualità quasi dieci anni fa, quando la lussureggiante produzione domestica ha portato all'esigenza di mettere mano all'opera. Da quel momento, cimare è un impegno di eccellenza che deve essere portato a termine per ottenere la miglior erba, un lavoro artigianale in cui i concetti stilistici fanno la differenza.

Honey Raider ha cominciato a cimare erba di elevata qualità quasi dieci anni fa, quando la lussureggiante produzione domestica ha portato all'esigenza di mettere mano all'opera. Da quel momento, cimare è un impegno di eccellenza che deve essere portato a termine per ottenere la miglior erba, un lavoro artigianale in cui i concetti stilistici fanno la differenza.

SS: In che condizioni è l'erba quando cominci il tuo lavoro?

HR: Nella maggior parte dei casi, è già stata ben separata ed è pronta per la cimatura finale. In altri casi, devo anche separarla, il che costituisce il passaggio precedente: bisogna prendere le cime dai rami e ripulire l'erba, togliendo ogni punto di muffa o sporcizia, ma senza perdere troppo tempo togliendo le foglie.

Le piante che esprimono determinati caratteri di Sativa uniti alla loro carica Indica producono un'erba molto fine.

La separazione alleggerisce il processo di preparazione per la cimatura, perché è il modo per organizzare il tutto. Le cime di varie dimensioni vengono conservate in borse di plastica adatte agli alimenti, come quelle che distribuiscono i supermercati per la frutta o la verdura sfuse e s'identifica ogni borsa con il nome della varietà che contiene per avere rapido accesso alle stesse e, naturalmente, per evitare di confondermi. Questo passaggio contribuisce ad acquisire familiarità con l'erba. L'aspetto e il tatto del prodotto, così come il suo odore, sono una sorta di anticipazione sull'investimento che ci attende durante la cimatura finale.

Per la separazione, lo strumento principale che di solito utilizzo sono forbici leggere con la punta ricurva. Questo tipo di forbici da potatura tagliano con facilità grandezze medie, tipo rami e si usano anche per raccogliere talee e piccole piante. Nella separazione, troveremo piccole infiorescenze lungo i rami bassi della pianta. Questi gruppi di fiori sono formati perfettamente e sono maturi, ma le loro dimensioni e contenuto di resina li rendono perfetti per essere messi nella rispettiva borsa di cimatura.

Nella separazione, si accumulano borse di erba che bisogna tenere da parte fino al momento dell'operazione finale. Conviene dunque ordinarle in scatole di plastica, come quelle utilizzate per tenere i vestiti.

Come prepara il luogo di lavoro e che strumenti usa?

Una delle cose più importanti è che il luogo di lavoro sia ben arieggiato e questo non significa che ci sia corrente d'aria, bensì che il rinnovamento dell'aria esistente eviti che si accumuli materiale sospeso vicino al viso. In vari casi, è fondamentale utilizzare una mascherina.

Il secondo fattore chiave è fare affidamento su una buona fonte di luce: la luce naturale è la migliore, ma un buon fascio di luce fredda è uno strumento indispensabile. Nella maggior parte dei casi, distribuisco dei fogli di giornale sul tavolo come piano di lavoro. In questo modo, proteggo il tavolo e allo stesso tempo alleggerisco il lavoro di pulizia che mi tocca alla fine della sessione. Sulla carta cade ogni tipo di resti vegetali che, poi, si raccolgono con facilità piegando la carta per svuotarla o gettando il tutto insieme. Per la separazione, lo spazio va preparato nello stesso modo. Inoltre, ordino spazialmente dove va ogni cosa: su di un lato, i resti di materiale vegetale con resina; su un altro lato, le foglie senza resina e gli scarti in generale. Le cime che devono essere ben curate vengono messe invece in una nuova borsa, in cui vengono conservate fino a essere messe poi in contenitori più ermetici.

La polvere della resina accumulatasi sotto al setaccio dopo le sessioni di cimatura di un ibrido di afgana e O.G. Kush si è agglutinata da sé quanto è stata avvolta in un foglio di carta sottile.

Mantengo l'ambiente pulito costantemente. Quando si accumula una certa quantità di resti e sporcizia, la elimino in fase d'opera: faccio una pausa, libero la zona di lavoro e riprendo la sessione con tutto lo spazio rinnovato.

Quando si cima una pianta da cui cade resina con facilità, è necessario avere un setaccio che raccolga tutta questa polvere di resina, il più pulito possibile. Le maglie da serigrafia da 120-150 micron sono ideali per lavorare in questo senso, a condizione che siano ben tese.

Ci sono piante particolarmente indicate per cimare su setaccio, perché la resina si stacca quasi senza toccarle. Un tratto distintivo che rende queste piante idonee dunque per la produzione di hashish. Cosa curiosa, sulla base della mia esperienza, la maggior parte di queste piante non sono piante pure di hashish, ma ibridi di queste.

Tutte le forbici che utilizzo sono fatte d'acciaio inossidabile. Le due paia che di solito utilizzo prima della cimatura finale hanno la punta fine e sono di quelle che si riescono a tenere nel necessaire. Tuttavia, quando ho svolto un lavoro di cimatura ad Amsterdam, alcuni anni fa, alcuni dei miei colleghi utilizzavano un tipo di forbici in cui non bisogna inserire le dita all'interno dei buchi, ma che si prendono dall'esterno, come quelle usate per potare. Sono le forbici tipiche da cimatura che si trovano in vendita nei centri di giardinaggio: hanno molta plastica e sono le più pratiche per realizzare una cimatura commerciale a cottimo, poiché offrono il vantaggio che le dita non soffrano, in quanto non strofinano costantemente con l'acciaio. Se le mani sudano, possono essere di grande aiuto.

Di solito tengo anche a portata di mano una buona pinza in acciaio inossidabile. La uso occasionalmente per togliere insetti morti, sporcizia, peli e fibre, piccoli focolai di muffa o altro. Nonostante ciò, l'efficacia della punta delle forbici piccole è insuperabile se le si sa usare con destrezza.

Come è stata l'esperienza della cimatura in Olanda?

È stato durante un'estate ad Amsterdam, tempo fa. Sono entrata a far parte di un gruppo di cimatori di una delle erbe commerciali di miglior qualità che si potevano trovare nei coffee shop della città.

Ci incontravamo alle 10 di mattina in una casa di quartiere, tipico della città e cimavamo fino alle cinque di pomeriggio, con un riposto di circa trenta minuti per mangiare qualcosa attorno all'una o alle due. A parte questo, se qualcuno doveva fare una pausa per fumarsi una pipa di hashish o altro, non doveva far altro che alzarsi. Eravamo un team di cinque persone e il lavoro veniva svolto con serietà, precisione ed efficienza. Ci pagavano 10 euro l'ora.

La genetica al 100% Indica di questo esemplare outdoor non ha impedito che la sua cimatura fosse leggera, grazie alle cure che sono state applicate durante la coltivazione.

Nonostante ci fossero momenti di riposo, le giornate erano molto divertenti. Uno dei miei colleghi cantava bene e qualche volta interrompeva simpaticamente il monotono rum ore delle forbici e il fruscio dei gambi e noi altri lo seguivamo in coro... In generale, quello che risaltava in questo ambiente familiare erano i silenzi, ma erano intercalati da chiacchierate distensive e c'era una sensazione di armonia. Ho imparato in fretta il modo di cimare l'erba commerciale. A conti fatti, dovevo solo ridurre il livello di esigenza, limitandomi ad applicare costantemente una tecnica di taglio superficiale delle cime. Più che cimare, si tratta infatti di spelare le cime. Infatti si cerca di spelare sul corto per ottenere un aspetto finale arrotondato e uniforme.

Ciononostante, come ho già detto, chiunque poteva lasciare il tavolo di lavoro per un momento, per fumare qualcosa o per altro, ma in realtà nessuno fumava. Questo tipo di cosa veniva lasciata alla fine della giornata, dopo aver terminato la sessione di cimatura, aver riposto il materiale, sistemato il tavolo e passato l'aspirapolvere. Arrivava poi il momento di farsi un buon bong di hashish di ottima qualità, mentre si osservava il movimento in strada dalle finestre che davano sul canale.

Potresti definire l'importanza della cimatura?

L'importanza della cimatura sta nel valore che si dà all'erba.

La cimatura è un passaggio ulteriore del processo produttivo della cannabis narcotica e si fa dopo l'essiccatura. C'è chi spela l'intera pianta addirittura prima di tagliarla, togliendo tutte le cime in prossimità del fiore. A me sembra un'aberrazione e mi sembra un atto di violenza. Non solo si rovina più o meno la qualità del prodotto finale, ma si tratta di una questione di apprezzamento della vita della pianta. Normalmente, le piante sottoposte a questo trattamento arrivano completamente verdi al raccolto, a causa dell'utilizzo costante di concime, il che fa sì che siano ancora più vive quando si passa a questo maltrattamento.

Una buona cimatura leviga la materia prima al massimo, facendo sì che una pianta che ha sofferto di tutto durante la coltura, si trasformi in cime con un buon aspetto, un sapore accettabile e una combustione ottimizzata: questa è la magia del lavoro.

Molta materia vegetale con cui potrei ottenere un concentrato di elevatissima qualità, finisce con l'essere fumata come erba.

Viene scartata quando si prepara una cima. Alcuni coltivatori non cimano le piante e tolgono solo le foglie grandi prima di appendere le piante per l'essiccatura. La qualità del prodotto finale non ha importanza in questi casi. Si tratta di marijuana, tutto qui.

Si può perdere l'opportunità di ottenere un hashish di elevata qualità in alcuni casi, per scarsa conoscenza, ma nella maggior parte dei casi, dipende dal punto di vista: dipende dal rispetto dell'importanza della cimatura. Tutti i coltivatori potrebbero ottenere un hashish di fusione completa dei loro raccolti. La cimatura consiste nello sfruttare le risorse di cui si dispone, per trarre il massimo vantaggio dalla coltivazione. In tutti i sensi, la cimatura è un vantaggio in potenza.

Avrai avuto l'opportunità di valutare molti campioni diversi di marijuana. A che livello è la cimatura in generale?

Al momento di cimare questi esemplari pietrosi di genetica afgana, la difficoltà principale è stato l'accesso alla base delle foglie per poterle togliere.

In alcune occasioni, ho potuto analizzare tutti i campioni di un trofeo della cannabis di prestigio che si è tenuto a livello nazionale. In generale, l'aspetto veniva trascurato: più per difetto che per eccesso, ma c'erano cime che erano state cimate eccessivamente. Molti campioni erano stati cimati solamente a livello dello strato esterno. È un tipo di cimatura che si fa spesso, perché è più rapida rispetto a togliere fogliolina per fogliolina e a modellare ogni cima di ogni lotto singolarmente. Naturalmente, la qualità si riduce notevolmente nella maggior parte dei casi, perché tagliando superficialmente, non si elimina la parte più dura delle foglie più vecchie - la base con il picciolo. Ogni raccolto di ogni pianta rivela la cimatura di cui ha bisogno: è questione di buon gusto e attenzione ai dettagli ma, soprattutto, di osservazione.

La resina è sensibile e può perdere la sua struttura originale. Ci sono cure speciali a cui attenersi?

I tricomi hanno la funzione di proteggere le piante di cannabis. anche noi dobbiamo proteggere questa resina e fare attenzione nel manipolare la materia vegetale, per mantenere il suo aspetto il più intatto possibile: le cime si sostengono con la massima leggerezza possibile.

Le foglie della cimatura che tipo di conservazione richiedono?

Mentre si effettua la cimatura di un lotto, i resti di materia vegetale ricoperti di resina si tengono nello stesso tipo di borsa per alimenti di quelle di cui abbiamo già parlato o in contenitori di plastica o cartone, ricoperte con carta vegetale (carta da forno) perché vanno protetti adeguatamente, in un luogo stabile e lontano dalla luce. Queste due opzioni funzionano meglio per conservare la cimatura a breve, perché in qualsiasi momento questa può essere modificata dai cambiamenti stazionali e può comparire, per esempio, la tanto temuta signora muffa.

Se si vuole conservare la cimatura a lungo, la miglior possibilità è quella di conservarla in frigorifero all'interno di una borsa a chiusura ermetica. In questo modo si conserva perfettamente finché non si passa alla lavorazione.

Finisce la giornata, bisogna raccogliere...

Sì. Alla fine della sessione, si pulisce tutto con attenzione per non lasciare indizi (risata). La prima cosa da fare è lavare bene le mani, poiché la resina provoca un'irritazione piuttosto intensa se entra a contatto con gli occhi e con le altre mucose. Di solito uso alcol od olio vegetale per togliere la resina e poi acqua e sapone.

Honey Rider in una borsa da lavoro per separare resina in acqua.

Scarto sempre i fogli di giornale che si sono sporcati molto: per esempio le foglie con muffa o altro, che può diffondere infezioni. Li elimino direttamente, mettendo all'interno gli scarti. Se non sono sporchi, li pulisco e li conservo per la sessione successiva. Pulisco nuovamente il piano di lavoro con un panno umido e raccolgo le foglioline che si sono sparse attorno all'area di lavoro. Se ci sono resti per terra, si passa la scopa o l'aspirapolvere.

Pulisco anche le forbici e le pinze con dell'alcol quando finisco. Per quanto possa essere fine il nostro lavoro, la resina finisce con l'accumularsi sulle punte delle forbici e nei polpastrelli e bisogna toglierla quando comincia a ostacolare il lavoro. Nelle sessioni di cimatura commerciale e in molti altri casi, di solito non la si consuma, ma quando la materia prima è valida, si fa un lavoro minuzioso e questa piccola quantità di resina si trasforma in un'eccellente ricompensa finale.

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