Genova antipro per la fine del proibizionismo

Soft Secrets
06 Dec 2011

Genova accende i cannoni in Prefettura


Accendiamo i nostri cannoni sotto la prefettura per i diritti umani. Da quest'anno per la prima volta anche la cosiddetta War on Drugs (guerra alle droghe) viene inclusa ufficialmente tra le cause di violazione dei diritti sanciti con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Da oltre cinquant'anni questa assurda guerra miete le sue vittime in buona parte del mondo con l'obiettivo di azzerare la produzione e il consumo di sostanze stupefacenti dichiarate illegali. Il fallimento di tali politiche e i danni devastanti in termini di vite umane, sociali ed economici sono sotto gli occhi di tutti, così come l'aumento invece che la diminuzione di domanda e offerta di droghe gestite e controllate dalle narcomafie. Solo nel nostro paese dal 1991 al 2009 più di 880mila persone sono state sottoposte a sanzioni penali e/o amministrative, il sovraffollamento carcerario è ormai al limite e oltre il 70% dei detenuti è per reati connessi alle droghe e fra questi il 90 % per cannabis. Cifre in costante aumento dal 2006 dopo l'approvazione della Fini-Giovanardi che con l'inserimento delle tabelle e l'inasprimento delle pene accentua ancor più fortemente la criminalizzazione del consumo personale e dell'autoproduzione. Una continua e feroce repressione che non va ovviamente a colpire il problema alla radice ma che coinvolge moltissimi giovani e meno giovani, e relative famiglie, che quotidianamente in Italia vengono travolti dall'accanimento del controllo in ogni aspetto della vita, perdendo patente, lavoro, libertà e in alcuni casi anche la vita come successo per Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino, Stefano Cucchi e purtroppo molti altri. E questo magari solo per pochi grammi o qualche piantina di Cannabis. Considerando che in Italia vengono stimati in 5 milioni i soli consumatori di cannabis e il fenomeno attraversa tutte le categorie sociali (studenti, manager, operai, medici, professionisti, militari, disoccupati, stranieri, migranti, etc...) sono incalcolabili i danni potenziali a semplici cittadini che utilizzano una sostanza che non ha mai ucciso nessuno e priva di ogni pericolosità sociale, a scopo ricreativo o addirittura terapeutico, ricordando che paradossalmente dal 2007 il Thc (unico principio attivo della cannabis) è stato inserito dal Ministero della Salute nella Tab. II b delle sostanze stupefacenti con riconosciute proprietà terapeutiche e quindi prescrivibile da qualsiasi medico. E' necessario un cambiamento nelle politiche sulle droghe, ormai riconosciuto e auspicato anche da leader mondiali e per ora messo in atto da alcuni governi europei con leggi di regolamentazione della coltivazione e del possesso di determinate quantità di cannabis. L’unica scelta possibile futura è una politica basata sulla salute, sulla riduzione dei danni e che garantisca il rispetto dei diritti umani. Per denunciare pubblicamente la violazione di questo diritto umano fondamentale e la situazione di persecuzione dei consumatori di sostanze nella nostra città, e per rivendicare libertà individuali e scelte consapevoli, invitiamo tutti coloro che vogliano unirsi a noi ad una fumata collettiva autogestita con musica e interventi, davanti al luogo simbolo della attuazione delle sanzioni amministrative, in preparazione dell'appuntamento di Marzo a Vienna davanti al palazzo dell'ONU durante la riunione della Commissione sugli Stupefacenti Sabato 10 dicembre 2011 ore 17 in via Roma, davanti alla prefettura di Genova. Verso Vienna 2012: la fine del mondo proibizionista C.S.O.A. Terra di Nessuno; Pazienti Impazienti Cannabis; L.S.O.A Buridda; U.D.S. Genova

 

 

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