Il fumo è martellato

Soft Secrets
04 Mar 2011

Della resina di cannabis, estratta a secco o con l'acqua gelata, finchè non è lavorata, pressata ed amalgamata a dovere, rimane "cruda", con gusti ed aromi non ancora sviluppati a pieno; ed anche l'effetto è meno marcato, con la lavorazione ed il calore una parte della resina immatura aumenta di maturazione, ed una parte del Thc si trasforma in CBN (cannabinolo), con effetti sedativi fisici notevoli.


Della resina di cannabis, estratta a secco o con l'acqua gelata, finché non è lavorata, pressata ed amalgamata a dovere, rimane "cruda", con gusti ed aromi non ancora sviluppati a pieno; ed anche l'effetto è meno marcato, con la lavorazione ed il calore una parte della resina immatura aumenta di maturazione, ed una parte del Thc si trasforma in CBN (cannabinolo), con effetti sedativi fisici notevoli.

Della resina di cannabis, estratta a secco o con l'acqua gelata, finché non è lavorata, pressata ed amalgamata a dovere, rimane "cruda", con gusti ed aromi non ancora sviluppati a pieno; ed anche l'effetto è meno marcato, con la lavorazione ed il calore una parte della resina immatura aumenta di maturazione, ed una parte del Thc si trasforma in CBN (cannabinolo), con effetti sedativi fisici notevoli. Le metodologie di lavorazione sono numerose, stavolta parleremo di come trasformare un prodotto che non sia esattamente resina purissima in qualcosa di veramente piacevole per i sensi. La miglior resina deve pressarsi immediatamente con la sola pressione del pollice sul palmo della mano opposta, il fumo di cui parliamo sarà di quelli che si fa un poco di fatica a farlo rimanere insieme, e necessita di una goccia di acqua per potersi compattare con la sola pressione delle dita, non resina purissima, ma una buona estrazione, con un poco di impurità (foglioline polverizzate e passate insieme alla resina attraverso i setacci), probabilmente il rimanente dopo la prima passata, un grado di estrazione abbastanza comune fra chi vuole cercare di estrarre la maggior parte del "buono".

Il battere il fumo coi bastoni è un sistema che in Marocco usavano fare 20-30 anni fa con il fumo commerciale buono (un gradino meno di quello che si poteva pressare con la bottiglia). Usavano sacchetti da 250 g., rivestiti di nastro da pacchi, e lo battevano in 2, 3 o 4 persone con dei bastoni appiattiti in fondo, lunghi 70-80 cm., e spesso rivestiti di stoffe e nastro da pacchi per attutire un po' i colpi, finché rimaneva una saponetta rotonda (in genere per 15 - 30 minuti, a seconda della qualità, del tempo di concia, della temperatura esterna). Nel 1981 un battitore esperto e vigoroso poteva anche guadagnare 200 dhiram (40000 lire) al giorno.
Un sistema simile, ma più "casalingo" è il seguente: mettete in un sacchetto di cellophane tipo quello del rivestimento esterno delle sigarette dai 10 ai 20 grammi di resina asciutta e sciolta (anche 3 - 4 grammi possono bastare), chiudete il sacchetto e sigillatelo tutto intorno con del nastro adesivo robusto, tipo quello da pacchi.

Potete immergere questo sacchetto nell'acqua bollente per 3-4 minuti, oppure (più complicato, ma più efficace) rivestitelo di carta da giornali bagnata (4-5 strati) e poi avvolgetelo in un foglio di alluminio, ben sigillato; adesso mettete il sacchetto su una fiamma o su delle braci (meglio) finché non gonfia come un palloncino (quando non c'è più acqua la carta cambia odore: non bisogna far bruciare la carta).

A questo punto, se la qualità del materiale interno è alta si può usare una bottiglia o altro oggetto cilindrico per pressare il nostro sacchetto, da tutte le parti per amalgamare bene la resina; oppure, se fosse difficile con questo procedimento ottenere un fumo elastico e morbido, si può provare ad appoggiare il nostro sacchetto su di una superficie piatta e robusta e poi, con un martello di gomma, martellare ripetutamente e con forza (senza sfondare il sacchetto) per alcuni minuti (più è e meglio è, fino a quando fa male il polso).
Ogni passata potrà richiedere più o meno tempo, a seconda della purezza, del tipo di resina, del grado di umidità presente. I colpi del martello schiacciano le ghiandole di resina e permettono che si amalgamino gli aromi ed i gusti presenti.

Lasciar raffreddare e scartare: se il lavoro è stato fatto bene, avremo un pezzo di fumo uniformemente scuro, elastico (se piegato tende a raddrizzarsi da sé), con un aroma rotondo ed un gusto corposo e probabilmente più "forte" dello stesso non lavorato.

 

pochi grammi di "ice" asciutto e ancora sciolto, dentro la
bustina di cellophane delle sigarette

 

almeno 3-4 strati di nastro da pacchi intorno, perchè non si
sfondi per i colpi

 

il pacchetto avvolto nella stagnola

 

scaldiamo il pacchetto fino a farlo gonfiare e poi fino a prima
che l'odore della carta bagnata cominci a cambiare

 

appoggiamo il pacchetto su una superficie robusta

 

battiamo con un martello di gomma

apriamo il pacchetto

 

il prodotto così ottenuto, scartato

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